Ha vinto 7000€, tutti meritatissimi, il giovane astigiano che è stato premiato con il primo posto al Concorso UE per giovani scienziati. Valerio Pagliarino è un sedicenne come tantissimi altri, e
come molti altri ragazzi della sua età era insoddisfatto delle prestazioni della propria connessione internet. Abita a Castelnuovo Calcea, e da mesi è all’opera su una tecnologia molto interessante partita da un’intuizione che adesso sembra ovvia. L’obiettivo? Quello di abbattere il digital divide e riuscire a portare una connessione a banda larga wireless dappertutto con spese sostenibili.
Nasceva così qualche mese fa LaserWAN, come spiegava lo stesso Valerio a La Stampa: “Dove vivo la rete è lenta. Il gestore non ci porta i 7 mega perché costa troppo”, aveva dichiarato ad aprile. “Navighiamo a 0,6 mega”. Invece di chiamare il servizio clienti, probabilmente perché consapevole che non avrebbe avuto molta utilità, il sedicenne ha iniziato ad armarsi di ingegno per trovare una soluzione proprietaria. Qui l’intuizione: fra le tecnologie più valide per la trasmissione di dati via cavo c’è la fibra ottica, che non fa altro che “trasmettere la luce lungo un dispositivo fisico”.
“Ma la tecnologia per trasmettere luce senza fili c’è, ed è il laser! Ho cercato e ricercato ma non c’è traccia di idee simili”, diceva mesi fa. Dall’intuizione al brevetto è passato poco tempo, e Pagliarino è riuscito anche a realizzare un prototipo funzionante utilizzando “i pezzi di un vecchio aspirapolvere, due telecomandi rotti e un paio di schede elettroniche comprate online”. La prova con un film in streaming, trasmesso “perfettamente”. Secondo il giovane la sua tecnologia può trasferire via wireless a velocità di 500Mbps sia in download che in upload, con costi tutto sommato irrisori.
“Posare la fibra ottica costa 1000 euro al metro, il mio LaserWAN abbatte i costi di 100 volte. Ogni chilometro per servire 100 utenze costerebbe 10 mila euro”. E c’è anche una soluzione per i banchi di nebbia più fitti, ovvero una sorta di “telemetria in stile Formula 1 che modula il segnale”. Oltre a Pagliarino ci sono stati altri tre vincitori fra i concorrenti tra i 14 e i 20 anni: Ane Espeseth e Vik Torstein (18 e 17 anni) con una ricerca nel campo della matematica; e Grace River (17 anni) con una ricerca in biologia. Il montepremi di 49.500 è stato suddiviso fra 45 partecipanti.
Fra gli italiani segnaliamo anche Daniel Copil (18 anni) e Sofia Onorato (19 anni), che hanno vinto un portatile Apple per il miglior progetto nel campo dell’agro-alimentare con il titolo “Antimicrobici naturali estratti dalle piante medicinali”.