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Dopo Facebook che compra WhatsApp per oltre 20 miliardi di dollari non dovremmo stupirci più di nulla. E invece arriva come un fulmine a ciel sereno, del tutto inaspettata, la

notizia dell’acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft. La compagnia di Redmond, regina del mercato dei sistemi operativi da decenni, ha messo sul piatto 26,2 miliardi di dollari valutando le singole azioni del social network basato sul mondo del lavoro ben 196 dollari ciascuna. LinkedIn manterrà il brand e la sua indipendenza, e il CEO Jeff Weiner rimarrà al suo posto riportando direttamente a Satya Nadella.

“Il team LinkedIn ha creato una realtà fantastica centrata sull’interconnessione dei professionisti in tutto il mondo”, ha annunciato Nadella, CEO di Microsoft. “Insieme possiamo accelerare la crescita del servizio, in congiunzione a quella di Microsoft Office 365 e Dynamics, al fine di dare più forza ad ogni persona e organizzazione di persone sul pianeta”. Microsoft prevedere di finalizzare l’acquisizione entro la fine dell’anno, con l’accordo che è stato approvato all’unanimità fra tutti i componenti dei rispettivi consigli di amministrazione di entrambe le società.

Quest’ultima è la prima grande acquisizione della Microsoft di Satya Nadella, con quest’ultimo che ha preso le redini della società da più di due anni. La compagnia sottolinea come, ad operazione conclusa, possa affidarsi ad una “infrastruttura cloud di livello mondiale”, insieme alla “rete internazionale di preofessionisti”. È chiaro che a fronte di una spesa di 26,2 miliardi di dollari, quella di LinkedIn è un’acquisizione di enormi dimensioni per Microsoft. Ma non c’è solo l’aspetto pecuniario, visto che il social network del mondo professionale ha molto da offrire alla società di Redmond.

E vista la declinazione verso il mondo aziendale che Microsoft sta ormai attuando da tempo non è difficile intuire l’apporto che la società di Weiner può dare a quella di Nadella. Con oltre 433 milioni di utenti iscritti alla piattaforma in tutto il mondo, per cercare lavoro o anche per collegarsi a vecchi colleghi, Microsoft può essere legata in maniera ancora più netta e diretta al mercato del lavoro. Parecchi utenti sono inoltre iscritti ai servizi premium che offre LinkedIn, quindi a pagamento, cosa che garantisce oltre alle pubblicità una certa capacità di guadagno anche nel lungo periodo.

Naturalmente Microsoft non offre alcun dettaglio sulle finalità dirette dell’operazione commerciale, ma è chiaro che LinkedIn possa garantire alla compagnia di Nadella una più forte presenza nel mondo dei social specifici e non generalisti. Citando un po’ di numeri: LinkedIn è presente in 200 nazioni ed ha 105 milioni di utenti attivi mensilmente; il 60% del traffico proviene da mobile e complessivamente vengono gestite 45 miliardi di visualizzazioni di pagina ogni trimestre. Al mese troviamo 7 milioni di nuove offerte di lavoro in tutto il mondo e, sebbene alcune divisioni non siano floridissime, dall’anno scorso l’intera società è cresciuta del 101%.

Lato social Microsoft aveva investito su Facebook ai suoi albori e ha speso 1,2 miliardi di dollari su Yammer circa quattro anni fa. Tuttavia non è mai riuscita ad avere successo nei servizi della categoria rivolti al professionista e, con quest’ultimo investimento faraonico da 26,2 miliardi di dollari, è chiaro che non vuole ancora gettare la spugna. Le due società terranno una conferenza nelle prossime ore per discutere l’acquisizione, in cui si spera che verranno rilasciati ulteriori dettagli.

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