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Parlando di Microsoft viene praticamente impossibile non fare riferimento al mondo dei PC e al sistema operativo principe del mercato, ovvero Windows, di propriet della stessa Microsoft e da immemore tempo

al vertice del settore per diffusione.

Un dominio decisamente pi significativo di quanto si possa pensare, che si traduce, stando alle ultime rielaborazioni Microsoft dei dati di mercato rilasciati da GFK, in una diffusione pari all’88% del mercato delle soluzioni PC, con un misero 12% lasciato alla concorrenza, quasi interamente caratterizzata dai sistemi MacOS. Insomma, un dominio al momento incontrastato di una categoria di prodotti di cui, tuttavia, si parla sempre meno.

Abbiamo quindi incontrato nei giorni scorso Carlo Carollo, Direttore della divisione Consumer di Microsoft Italia, con il quale abbiamo fatto il punto della situazione proprio sul mercato del personal computing, del quale il colosso di Redmond sicuramente tra i principali protagonisti.

La discussione parte da alcune considerazioni sugli ultimi dati rilasciati da Gfk e riguardanti proprio la distribuzione a livello globale dei personal computer; situazione all’apparenza non certo positiva ma comunque da valutare a seguito di una analisi critica un pochino pi approfondita.

Gli analisti di GfK mostrano infatti un mercato in perdita del 12% a volume ma in parit se guardiamo al solo fatturato. Risultato che ha come unica giustificazione il fatto che, rispetto al passato, le soluzioni pi costose vengono vendute in un numero maggiore e a calare in termini di volume sono soprattutto le vendite dei prodotti pi economici.

Ecco per quale motivo utile, secondo Microsoft, ma anche secondo noi, distinguere due categorie di prodotto tra quelle racchiuse nell’analisi dei dati GfK che, da sempre, include nei volumi relativi alle vendite di PC diverse sottocategorie, tra le quali anche i tablet.

Come noto ormai da tempo, tuttavia, i tablet e le loro vendite in netto calo e in una statistica come quella pubblicata da GfK “drogano” i risultati in maniera abbastanza evidente e influente. Se infatti osserviamo lo spaccato qui sotto, nel quale Microsoft divide i prodotti con capacit produttive (PCe o PC equivalent) da quelli principalmente destinati alla fruizione dei contenuti (leggi tablet), la situazione appare sensibilmente differente e, ovviamente, migliore.

In particolare l’analisi rielaborata dal colosso di Redmond e relativa al mercato globale evidenzia come, aggregando le soluzioni 2in1 alle soluzioni Desktop e Notebook, si evidenzia un quadro molto differente rispetto all’analisi unificata e proposta da GfK.

Il volume delle vendite dei prodotti PCe infatti pari a circa la met di quello che GfK considera come il mercato PC globale, con l’altra met evidentemente costituita dalle soluzioni tablet. A valore, tuttavia, la met del mercato caratterizzata dai dispositivi PCe pari a oltre il 70% del mercato. Una situazione che quindi non in realt critica come potrebbe pensare, soprattutto se consideriamo i prodotti pi adatti alla produttivit.

Analizzando poi il mercato a livello locale scopriamo che in Italia in positivo da agosto 2014 per quanto riguarda i volumi e risultati ancora pi interessanti giungono dai fatturati. Le statistiche riguardanti il valore del mercato sono infatti in positivo dal primo trimestre del 2015 e, in particolare, a partire dall’ultimo trimestre dello stesso anno, hanno fatto segnare una crescita a doppia cifra in tutti i trimestri fino allo scorso mese di settembre.

A fare da traino per questa crescita del mercato sono sopratutto le soluzioni 2in1 e i cosidetti convertibili che nel corso dell’ultimo anno sono cresciuti a volume per 11 punti percentuali e a fatturato per oltre il 75%. Insomma, si vendono sempre pi 2in1 e sempre pi costosi. Segnale forte e chiaro che in questo momento chi compra un PC disposto a spendere di pi ma vuole avere tra le mani un prodotto valido e che gli permetta di lavorare agevolmente.

Tendenza che ritroviamo forte e chiara anche nello spaccato relativo a volumi e fatturato relativo al prezzo dei dispositivi acquistati in relazione alle diverse categorie di prodotto. Da questo si evince come siano in particolare crescita le vendite di 2in1 e convertibili sopra gli 800 euro e come questi prodotti siano anche i responsabili della maggiorecrescita di fatturato. Si evidenzia poi una forte controtendenza nell’andamento del mercato desktop e all-in-one; a volume come a fatturato.

Tutti dati che ci aiutano ad esprimere alcune considerazioni legate in particolare alla situazione italiana. Nella nostra penisola il PC ancora un dispositivo con una certa rilevanza e diffusione ma sta cambiando forma per meglio adattarsi alle esigenze del consumatore, come anche per accogliere le nuove funzionalit dei sistemi operativi come Windows 10, che ora integra un’interfaccia in grado di adattarsi a sistemi di interazione come il touchscreen.

Ma quanta possibilit di espansione offre ancora questo mercato? Per rispondere a questa domanda Microsoft Italia ha commissionato una indagine di mercato al’agenzia YouGov che ha portato a dati incoraggianti ma ovviamente da prendere con le cosiddette pinze.

Dalla ricerca emerge infatti che buona parte di coloro che sono in possesso di un prodotto PCe ha intenzione di acquistarne un’altro o uno nuovo di un’altra categoria entro i prossimi 12 mesi. Se tutte le intenzioni di acquisto si tramutassero in veri e propri acquisti si stimato quindi un valore a volume pari a circa 11 milioni di pezzi e un equivalente in fatturato di circa 7 miliardi di euro.

Pur essendo scontato che comunque solo una piccola parte di queste intenzioni di acquisto si tramuter in reali acquisti altres evidente come l’interesse da parte degli italiani c’e’ ed ancora forte. Attendiamo dunque ulteriori sviluppi, visto considerato che molti produttori stanno solo ora portando sul mercato valide alternative a quello che per molti addetti ai lavori resta l’unico 2in1 in grado di sostuire realmente i notebook nella loro produttivit, ovvero Surface Pro della stessa Microsoft.

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