Il telescopio Hitomi, in giapponese pupilla e lanciato con successo il 17 febbraio scorso, stato irrimediabilmente perduto dalla Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA). Un problema di ingegnerizzazione nel sistema di
orientamento nello spazio avrebbe dato un comando opposto a quello necessario provocando un’accelerazione e non un rallentamento nella rotazione del velivolo. Un errore che costa alla JAXA circa 250 milioni di euro, tre anni di osservazioni pianificate e probabilmente un decennio di ricerca scientifica.
Noto anche come ASTRO-H, Hitomi completava la manovra per puntare la galassia Markarian 205 lo scorso 26 marzo. L’Attitude Control System (ACS) ha iniziato ad utilizzare i dati del sistema Star Tracking (STT) per monitorare la posizione del satellite. A questo punto lo STT avrebbe dovuto aggiornare anche un altro sistema di monitoraggio della posizione, la Inertial Reference Unit (IRU), cosa che pare non essere avvenuta. Il satellite stava attraversando l’Anomalia del Sud Atlantico, una zona difficile dal punto di vista delle comunicazioni con la Terra.
L’intervento da parte del team specializzato avrebbe potuto infatti prevenire la catastrofe, tuttavia nella zona in cui si trovava il satellite vi un blackout nelle comunicazioni che impedisce qualsiasi tipo di controllo umano. Inoltre, la densit delle particelle nella zona pi elevata rispetto ad altre parti dell’orbita, con le particelle ad alta energia che avrebbero potuto mandare in stallo le componenti elettroniche del satellite. I dati di STT ed IRU erano quindi differenti con la priorit che viene data in questi casi ai dati della IRU, dati che erano apparentemente errati.
La IRU ha infatti riportato che il satellite proseguiva con una velocit di rotazione di circa 20 all’ora, cosa che non stava avvenendo. Il satellite ha cercato quindi di rallentare la rotazione utilizzando le ruote di reazione con informazioni di configurazione errate, fenomeno che ha provocato l’effetto opposto a quello desiderato provocando un’accelerazione nella velocit di rotazione. Entrato in modalit “Safe Hold”, il satellite ha cercato di utilizzare i propulsori per fermare la rotazione utilizzando per le stesse informazioni di configurazione errate.
La velocit di rotazione quindi aumentata ulteriormente, fino a superare le soglie limite per cui stato progettato il satellite. cos che Hitomi ha iniziato a perdere componenti sensibili, come le vele solari per la sua alimentazione. Sono stati osservati almeno 5 componenti staccarsi dal corpo principale, con alcuni report che parlano addirittura di 2 pezzi pi grandi e ben 8 pi piccoli che continuano lungo l’orbita prevista per il satellite.
In questo tipo di mezzi, lo STT ottiene i dati e li manda alla IRU, che a sua volta utilizza questi dati per impostare le misurazioni e capire le distanze percorse dopo l’ultimo aggiornamento. Calcolati i dati ricevuti la IRU pu effettuare gli aggiustamenti necessari nelle manovre e compensare eventuali errori futuri. ovvio che se i calcoli sono errati lo saranno anche le compensazioni ed stato proprio questo che sembra aver giocato un ruolo importante nelle manovre impartite dall’ACS, che ha cercato di correggere una rotazione che probabilmente non esisteva.
ASTRO-H stato costruito per osservare e studiare le sorgenti di raggi X nell’Universo provenienti dai buchi neri e dagli ammassi di galassie. Alla missione, oltre alla JAXA, avevano partecipato anche la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea, che hanno cercato di ripristinare in tutti i modi i contatti con il satellite. Ma arrivato il momento di rinunciare, con l’errore che sembra ormai essere irrimediabile.
Trovate l’approfondimento ufficiale della JAXA a questo indirizzo.