Il CES di Las Vegas un turbinio di eventi, conferenze stampa, party, presentazioni, interviste e incontri. Tutto superlativo, soprattutto gli aggettivi utilizzati per descrivere le varie novit presentate:
ognuna di esse la migliore, la pi innovativa, quella che cambier per sempre il mondo in cui viviamo. Una volta tornati a casa si mette in ordine tutto il materiale raccolto e con esso si cercano di riorganizzare anche le idee, cercando di trovare quelle tendenze che permettono di fare una sintesi ragionata di tutto l’evento. Quest’anno non si sono visti annunci epici ed forse un bene: spesso si tratta di novit molto forti dal punto di vista dell’impatto emotivo, ma che di rado hanno delle ricadute immediate nella vita di tutti i giorni. L’edizione di quest’anno stata al contrario costellata da tanti piccoli annunci che messi insieme parlano di alcune rivoluzioni in atto: non annunciate e sbandierate, ma che stanno davvero modificando la realt quotidiana. Non stata l’edizione della prima auto a guida autonoma, ma stata quella che forse segner davvero il passaggio dalle ‘sperimentazioni’ all’implemetazione sui veicoli privati in larga scala. Partiamo proprio da qui. Il 2016 ha visto un gran discutere sul tema della guida autonoma, con Tesla al centro delle cronache anche per l’episodio che ha visto il decesso di un guidatore che si era ‘troppo’ affidato all’intelligenza artificiale della macchina. Il tema divenuto ormai di dominio comune e ci capitato di parlarne con uno dei tassisti che nei giorni della fiera abbiamo incontrato per essere scarrozzati da una ‘location’ all’altra dell’evento, che si diviso tra i convention center di hotel come Mandalay Bay e Venetian e il Las Vegas Convention Center.
‘Forse la prossima generazione si fider ciecamente delle auto a guida autonoma. Per la mia troppo tardi, siamo legati a un diverso concetto di auto’: questo il pensiero di David, autista del servizio Lyft, uno dei pi utilizzati da giornalisti e partecipanti alla fiera per spostarsi all’interno della citt. Forte anche di una campagna promozionale di grande impatto, con 50 dollari di corse gratuite (5 dollari per ciascuna delle prime 10 corse effettuate con il servizio), l’app di trasporto privato davvero esplosa, tanto da surclassare un colosso come Uber. Entrambi i servizi ormai negli USA e soprattutto in una citt come Las Vegas sono pienamente equiparati ai taxi tradizionali e hanno zone riservate per il carico e lo scarico dei passeggeri.
‘La cosa pi interessante di questo CES?‘: questa la domanda di David appena ha scoperto che stava portando in aeroporto due giornalisti venuti apposta dall’Italia per partecipare alla fiera (seguita da ‘Cosa ne pensate veramente di Trump??’). La mia risposta si articolata con lo stesso discorso che trovate nel primo paragrafo ed virata poi sugli annunci fatti da NVIDIA durante il suo keynote da Jen Sen HU CEO della compagnia. Una conferenza stampa dal ritmo serrato, che ha visto susseguirsi un annuncio dopo l’altro (come quello relativo a GeForce Now), ma che si concentrata per un tempo molto lungo sul tema delle auto a guida autonoma. Sebbene potesse non sembrare uno di quei annunci da prima pagina, quello fatto da NVIDIA in merito al suo sistema Xavier pronto per portare il calcolo parallelo e il machine learning nel palmo di una mano (e soprattutto sotto il cruscotto) in grado di cambiare in breve il panorama dell’auto a livello mondiale. Lo testimoniano i due accordi con Bosch e ZF (primo e quinto fornitore mondiale nel mondo automotive): dopo veicoli sperimentali e test NVIDIA punta a piazzare sui veicoli della prossima generazione il suo computer per gestire l’auto che si guida da sola.
Si guida da sola, ma impara anche a guidarsi da sola, senza richiedere una programmazione completa a priori. ‘Dopo 4 giorni di apprendimento come copilota il nostro sistema si dimostrato in grado di muoversi in modo autonomo su strada‘ questo un dei passaggi della conferenza stampa. Non solo, la parte pi interessante che il sistema stato nei test anche in grado di avvertire il conducente delle situazioni in cui non era in grado di acquisire il controllo totale del mezzo, lasciando la guida all’umano. Questo forse uno dei tratti pi rivoluzionari del futuro prospettato da NVIDIA: l’auto a guida autonoma che impara a muoversi su strada proprio come abbiamo fatto noi a tempi della patente. Partendo con una dose massiccia di teoria, in modo da saper interpretare ogni singolo cartello o indicazione della segnaletica orizzontale, imparando come funzionano le precedenze agli incroci e come ci si deve comportare quando sono spenti i semafori, quando c’ un tram oppure quando ci si immette in autostrada.
Dopo la teoria si passa alla pratica, prima come passeggeri e imparando dai movimenti dell’istruttore e infine da guidatori, con la libert (e l’intelligenza) di passare la mano in situazioni che sembrano al di l delle nostre capacit in quel preciso momento. Le prime volte la tangenziale nell’ora di punta o i tornanti innevati li si lascia fare ai guidatori pi esperti, cercando per sempre di assimilare tutte le buone pratica da utilizzare in quelle situazioni, applicandole poi la successiva volta. L’auto immaginata da NVIDIA far esattamente lo stesso cammino di apprendimento: a giudicare dalle partnership strette con Bosch, Audi e ZF sembra che questo approccio abbia convinto alcuni dei nomi pi importanti del settore automotive.
Fa parte dei grandi nomi anche BMW, che al CES di Las Vegas ha fatto una dimostrazione del punto a cui sono arrivate le sue tecnologie di guida autonoma. Alcuni giornalisti sono stati fatti salire al posto di guida di alcune Serie 5, simulando una giornata lavorativa fatta di appuntamenti e mille altre cose da fare. In questo scenario le BMW si sono trasformate da semplice mezzo di trasporto a vero e proprio assistente personale. Qualche esempio? Capita spesso di dover fare un regalo o un acquisto imprevisto su Amazon, mentre si alla guida sembrerebbe impossibile, ma il sistema di guida autonoma ha permesso al pilota di staccare le mani dal volante per eseguire le procedure di scelta e acquisto su un tablet, mentre l’automobile si muoveva da sola nel traffico della Interstate 15, l’autostrada che attraversa Las Vegas. Addirittura la macchina ha guidato da sola al punto pi vicino tra lei e il percorso del corriere, ritirando il pacco on-the-go e risparmiando diversi minuti preziosi. Se proprio si vuole stare del tutto ‘con le mani in mano’ si pu utilizzare Cortana per tutte le operazioni, come gestire il calendario o fare acquisti, semplicemente con la voce. In pi anche uno scenario da film, quello in cui il protagonista sale su un auto e urla ‘Segua quella macchina!’. Nel futuro prossimo potremo dire alla nostra BMW di seguire l’auto di un nostro amico e lei ci porter a destinazione accodandosi a essa, senza che noi dobbiamo muovere un dito.
Molto interessante anche la possibilit per l’auto di sedersi semplicemente al posto del passeggero e fare da copilota attivo, anche grazie a una serie di telecamere poste dentro e fuori l’abitacolo. Gli scenari mostrati da NVIDIA durante la conferenza stampa sono stati diversi: avvertire il guidatore della presenza di un ciclista nella corsia di destra quando magari l’attenzione concentrata altrove, avvisare quando una moto sta per sorpassarci, indicandoci da che lato lo far, oppure prendere momentaneamente il controllo del mezzo se il sistema si accorge che il guidatore distratto o ha avuto un malore. ‘L’auto che prende il controllo se tu non lo hai? Molto interessante: finch non ti ammazza!‘: ecco il pensiero del nostro autista David in merito, a cui seguita l’osservazione sociologica per cui ci vorr una generazione diversa dalla sua per affidare il controllo dell’auto alle macchine. Insomma nel futuro dell’auto che si guida da sola il motto sar: ‘Dio t’assista‘.
L’apostrofo decidete voi se metterlo o meno, considerando anche che la dimostrazione pubblica del parcheggio automatico della cinese Faraday Future FF 91 miseramente fallito proprio durante la conferenza stampa di lancio al CES di Las Vegas...