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In Italia c’è un grande desiderio di fibra ottica, e adesso che abbiamo l’obbligo da parte dell’Europa di digitalizzare il nostro paese, siamo praticamente costretti a realizzare entro tempistiche ben precise

un’infrastruttura di rete compatibile con le esigenze dell’utente moderno. Chi ha seguito le ultime novità del settore sa certamente che qualcosa sta cambiando e che in effetti i vertici della politica italiana si stanno interessando sempre più ai temi digitali. Ne è un esempio il portale legato al Piano Strategico Banda Ultra Larga che riserva una bella sorpresa a chi aspetta ormai da anni la fibra.

Il portale è suddiviso in aree differenti: con un menu ad hamburger situato sulla parte sinistra della schermata troviamo le diverse sezioni in cui conoscere informazioni sulla strategia attuata dal Governo per la banda ultra-larga, trovare tutte le documentazioni, le news, le galleria, i bandi e le gare. Chi vuole mantenersi informato sull’argomento può farlo ma, nello specifico, vogliamo porre l’attenzione del lettore sull’area Esplora i dati in cui “scoprire gli obiettivi di copertura del tuo territorio”. Si tratta di una piccola web-app in cui individuare l’evoluzione della fibra nelle diverse aree italiane.

Il tool è ben fatto, forse un po’ semplicistico, ma la semplicità è anche il suo punto forte visto che è pensato per un pubblico molto ampio: è sufficiente inserire la regione, o l’indirizzo di un edificio specifico (casa, ufficio) per scoprire se è coperto dalla fibra ottica o se lo sarà entro il 2018 o il 2020. Lo strumento ci dà le informazioni statistiche relative ad ogni area geografica di nostro interesse o anche dell’intera regione, mentre chi volesse approfondire l’argomento può farlo nella sezione Monitoraggio del sito analizzando una serie di statistiche percentuali per le regioni.

Le informazioni che troviamo sono frutto di piani e obiettivi, e non è detto che verranno rispettati nelle tempistiche indicate. Lasciano tuttavia un po’ di speranza con l’Italia che dovrebbe essere coperta quasi nella sua interezza almeno con una connessione in fibra da 30Mbps entro il 2020. Lo scrive il Governo: “Il 3 Marzo 2015, il Governo italiano ha approvato la Strategia Italiana per la banda ultralarga con la quale si intende coprire, entro il 2020, l’85% della popolazione con infrastrutture in grado di veicolare servizi a velocità pari e superiori a 100Mbps garantendo al contempo al 100% dei cittadini l’accesso alla rete internet ad almeno 30Mbps.

Di seguito riportiamo gli obiettivi del paese così come descritti dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico.

La strategia intende portare:

  • Connettività ad almeno 100 Mbps fino all’85% della popolazione italiana, garantendo al contempo una copertura ad almeno 30 Mbps in download a tutti cittadini entro il 2020.
  • Copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici (scuole e ospedali in particolare)
  • Banda ultralarga nelle aree industriali

Gli strumenti della strategia sono:

  • Semplificazioni amministrative e riduzioni oneri
  • Creazione di strumenti di defiscalizzazione per gli interventi di infrastrutturazione
  • Stimoli per l’innesco della domanda
  • Agevolazione per l’accesso alle risorse economiche e istituzione di un polo per l’attrazione di fondi/fondo di garanzia e credito a tassi agevolati
  • Realizzazione diretta da parte del settore pubblico delle opere nelle aree a fallimento di mercato
  • Creazione del catasto del sopra e sottosuolo

Le fonti di finanziamento sono:

  • 5 Miliardi di euro di fondi pubblici nazionali. 3,5 miliardi provenienti dal Fondo sviluppo e coesione (FSC 2014-2020), di cui 2,2 miliardi già assegnati da delibera CIPE del 3 Agosto 2015 per l’intervento nelle aree bianche a fallimento di mercato.
  • 1,8 miliardi di € da programmi operativi (Regionali e Nazionali) 2014-2020 tra cui 230 milioni di € dal Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività (2014-2020).

Gli obiettivi del piano strategico banda ultralarga sono calcolati al netto delle così dette “case sparse”, circa 2 milioni di unità immobiliari che saranno raggiunte, entro i tempi previsti, da tecnologia alternativa in grado di garantire gli obiettivi comunitari.


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