Nel tentativo di affrontare i militanti dell’ISIS nei dintorni della città di Mosul, le forze armate irachene si sono scontrate ultimamente con una nuova tipologia di arma fatta in casa: droni
commerciali, come quelli che si trovano nei negozi più comuni, armati però di bombe. Mosul è occupata dal 2014 ma la morsa dell’organizzazione terroristica si sta allentando e i militanti stanno cercando di ingegnarsi per affrontare le forze militari nazionali anche con l’uso della tecnologia.
Nice shot of the improvised release mechanism ISIL is using to drop grenades from commercial off the shelf UAVs https://t.co/Lj8Ltx0arQpic.twitter.com/KCuzhUbndb
— Alex Mello (@AlexMello02) 11 gennaio 2017
Non è di certo una novità l’adozione di quadricotteri armati fra le milizie dell’ISIS. Le nuove immagini, provenienti dalla grossa città della parte nord dell’Iraq, confermano però che l’organizzazione ha utilizzato i droni anche come bombardieri o velivoli kamikaze. La scorsa settimana la rete mediatica Rudaw riportava che droni bombardieri avevano mietuto vittime fra civili e attrezzature, e la paura è quella della possibile diffusione di agenti chimici dall’alto.
L’organizzazione estremista ha iniziato a dotare diversi modelli di droni commerciali di esplosivi dalle dimensioni di una granata che possono essere lanciati dall’alto o che possono essere detonati a distanza all’interno di missioni suicida. I droni vengono principalmente utilizzati contro le truppe delle milizie nazionali, tuttavia Rudaw ha precisato che non sempre questo accade e che il subdolo sistema di terrore è stato applicato anche contro uomini inermi.
I droni, bombardieri e non, sono diffusissimi nei territori di guerra mediorientali: “Negli ultimi due mesi le forze della coalizione hanno osservato circa un drone avversario al giorno intorno alla città di Mosul”, sono state le parole di un ufficiale del Comando Centrale americano a Defense One. I velivoli a comando remoto possono essere utili per diverse mansioni, come l’esplorazione e l’osservazione del nemico, e vengono utilizzati proficuamente almeno dall’estate del 2015.
Oltre alle dotazioni tradizionali, le forze irachene dispongono anche di armi anti-drone, come jammer capaci di mandare al tappeto diversi modelli di drone commerciali meno avanzati, e al momento in cui scriviamo questo è già successo decine di volte. L’uso di droni è comunque diffuso anche dalle autorità locali nelle loro missioni militari, principalmente per l’esplorazione dei territori e per contribuire a stabilire le coordinate migliori per gli attacchi di artiglieria a distanza.