AMD recupera quote di mercato nel settore delle GPU discrete
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In molti ritengono che il vero boom degli smartwatch, in primis Apple Watch, arriverà quando avranno preso piede (e guagnato la fiducia degli utenti) i pagamenti contactless tramite l’orologio. FitBit pare

essere d’accordo con questa tesi e sta lavorando nella direzione di abilitare i propri dispositivi ai pagamenti digitali. Come? Con l’acquisizione degli asset strategici di Coin, azienda della Silicon Valley specializzata nel settore dell’elettronica di consumo e tecnologia applicata alla finanza. Come specifica il comunicato stampa, “l’accordo riguarda aspetti relativi al personale specializzato di Coin e alla proprietà intellettuale della piattaforma Coin che consente di effettuare pagamenti tramite dispositivi indossabili“. Non si tratta quindi di un’acquisizione completa, ma solo della parte dell’azienda attiva nel ramo dei pagamenti digitali e con essa le risorse umane e le proprietà intellettuali.

È sempre il comunicato stampa a chiarire i piani di FitBit: “Questa tecnologia non verrà implementata sui prodotti Fitbit nel corso del 2016” – ma specifica anche che “l’acquisizione di Coin permette a Fitbit di sviluppare una soluzione di pagamento NFC che potrebbe essere installata su futuri dispositivi, che vedrebbero così aumentare il numero delle proprie funzioni smart”.

Con Photoshop i pagamenti sono già su Blaze…

Rispetto agli smartwatch dispoitivi wearable come le fitness band sono ancora più ‘addosso’ agli utenti, spesso 24 ore su 24 con piccole pause solo per la ricarica: in ottica di sicurezza percepita dall’utente questo potrebbe essere un vantaggio competitivo nel mercato degli indossabili per questo tipo di apparecchi nel momento in cui i pagamenti senza contanti o carta di credito diverranno uno dei principali mezzi di scambio di moneta.

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