HP e Samsung hanno ufficializzato l’accordo in base al quale il produttore sudcoreano cederĂ la divisione stampanti all’azienda statunitense per 1,05 miliardi di dollari.
HP sottolinea che l’acquisizione sarĂ di
fondamentale importanza per reinventare il settore fotocopiatrici che non è stato innovato per decenni, aggiungendo, le fotocopiatrici sono macchine obsolete, complicate con decine di parti che richiedono poco efficienti accordi di assistenza e manutenzione. Il rafforzamento dell’offerta delle stampanti laser e porre le basi per future innovazioni nei prodotti dedicati alla stampa rappresentano gli ulteriori obiettivi a cui punta HP a seguito dell’acquisizione.
La divisione stampanti di Samsung puĂ² conta 6000 dipendenti, ha uno stabilimento di produzione in Cina e oltre 50 uffici vendite in tutto il mondo. A partire dall’1 novembre prossimo, Samsung, previa approvazione degli azionisti, trasformerĂ la divisione stampanti in una societĂ separata, successivamente venderĂ il 100% del capitale azionario della neonata societĂ ad HP. Samsung continuerĂ a vendere stampanti con il proprio marchio nel mercato coreano, ma a fornirle sarĂ HP.
L’acquisizione consentirĂ ad HP di entrare in possesso di un corposo portfolio brevetti – oltre 6500 quelli relativi alle stampanti – e contare su una forza lavoro comprendente oltre 1300 ricercatori e ingegneri con competenze avanzate nella tecnologia della stampa laser, dell’electronic imaging, dei materiali di consumo e degli accessori per stampanti. Samsung aggiunge che la dismissione della divisione si colloca negli sforzi della compagnia volti a concentrare le risorse sui core business.
Samsung e HP hanno confermato nella giornata di oggi di aver raggiunto un accordo dell’accordo (ved. QUI e QUI i rispettivi comunicati stampa), mentre per la finalizzazione sarĂ necessario attendere 12 mesi nei quali la transazione sarĂ soggetta alle consuete approvazioni da parte degli enti societari e di vigilanza. Dopo la chiusura, Samsung effettuerĂ un investimento azionario in HP compreso tra 100 e 300 milioni di dollari attraverso acquisto nell’open market.