Per IBM il cloud anche una questione di… nuvole: nel corso della giornata di ieri l’azienda ha infatti annunciato l’acquisizione della maggior parte degli asset di Weather Company, inclusa
Per IBM il cloud anche una questione di… nuvole: nel corso della giornata di ieri l’azienda ha infatti annunciato l’acquisizione della maggior parte degli asset di Weather Company, inclusa
Weather Company include altri servizi online come weather.com, wunderground.com e intellicast.com e per le sue attivit raccoglie informazioni tecnologiche da oltre 40 milioni di smarthpone e 50 mila voli civili al giorno. I dati vanno a supportare sia la stessa app di Weather Company, sia circa 26 miliardi di richieste di terze parti ogni giorno. David Kenny, presidente e CEO di The Weather Company, ha commentato: “Abbiamo la visione che la prossima ondata di previsioni migliorate derivi dall’intersezione della scienza atmosferica, dell’informatica e dell’analitica”.
L’integrazione che avverr a seguito dell’operazione di acquisizione permetter di combinare il grande quantitativo di informazioni in possesso di Weather Company con le capacit anlitiche di Watson per aiutare le aziend e gli utenti a prendere decisioni p accurate. Per esempio l’analisi delle previsioni metereologiche con dati recuperati da social media, i flussi dei trasporti, le attivit degli esercizi commerciali potrebbe consentire di anticipare la necessit di merci o servizi per momenti particolari, oppure le compagnie aeree potrebbero ottimizzare il consumo di carburante o meglio prevedere eventuali ridtardi.
E’ meno chiaro per il futuro del canale televisivo The Weather Channel, il prodotto pi noto di Weather Company e che non rientra nell’accordo di acquisizione. La rete televisiva ha avuto qualche difficolt negli ultimi anni a delineare il giusto bilanciamento tra previsoni, commenti al meteo e programmazione di intrattenimento. Secondo i dati recuperati da Nielsen, il numero medio di spettatori in prima serata calato del 22% dal 2011 al 2014 a 225 mila. Del resto il pubblico ormai si rivolge sempre di pi al proprio smartphone per avere previsioni pi immediate e la consultazione di un canale televisivo a questo scopo appare un po’ anacronistica.