La direttiva è arrivata dal Ministero delle Telecomunicazioni di New Delhi: dal 2017 gli smartphone dovranno essere dotati di un panic button, un pulsante con cui inviare messaggi di aiuto in caso di pericolo. La decisione ha alle spalle l’enorme piaga sociale dei maltrattamenti e delle violenze sulle donne. Le statistiche ufficiali ci informano che in India ogni 22 minuti viene commesso uno stupro. Si tratterebbe, tuttavia, di cifre ben più basse rispetto a quel che accade in realtà. Molte donne, infatti, rinunciano a denunciare i propri assalitori. La circolare del ministero è stata ufficializzata il 22 aprile e subito diffusa dal media.
Fornire gli smartphone di un pulsante SOS serve dunque a garantire più sicurezza alle donne indiane. Oltre al panic button, i cellulari dovranno essere dotati di GPS, in modo che le forze dell’ordine possano intervenire tempestivamente. Mentre il panic button dovrà essere necessariamente installato a partire dal prossimo anno, il GPS sarà obbligatorio dal 2018.
Per chiedere aiuto tramite un cellulare tradizionale, basterà pigiare i tasti 5 e 9. Negli smartphone, invece, verrà inserito un tasto dedicato o, in caso di vecchi modelli, eseguito un aggiornamento che consenta di chiedere aiuto premendo tre volte il tasto di accensione. In questa maniera nessun dispositivo diventerà di necessità obsoleto.
Il ministero ha reso pubblica la notizia durante una conferenza stampa durante la quale Ravi Skankar Prasad, ministro delle comunicazioni, ha dichiarato che “La tecnologia deve essere usata per migliorare la qualità della vita e quindi anche per la sicurezza delle donne”.