Parecchi studi in passato hanno dimostrato come in Italia ci fosse scarsa richiesta di connessioni a banda ultra-larga, fattore che di riflesso giustificava un altrettanto scarso interesse da parte dei provider
internet nei confronti delle nuove tecnologie. La tendenza però potrebbe essere cambiata in positivo in base ad una nuova indagine condotta dall’Osservatorio AGCOM sulle Comunicazioni a cadenza trimestrale, che l’Autorità mette a disposizione di imprese, consumatori e media.
L’obiettivo è “di contribuire a migliorare la comprensione delle tendenze di mercato e competitive nel settore delle comunicazioni”. Nei dati elaborati dall’Osservatorio si legge un’importante riduzione ( in calo di 400 mila) degli accessi in tecnologia xDSL, ma il trend viene “più che controbilanciato dalla crescita di accessi attraverso tecnologie qualitativamente superiori che ormai superano i 2,6 milioni”. L’aumento, secondo le indagini di AGCOM, è di circa 980 mila per questa tipologia di connessioni.
In queste vengono racchiuse le linee a banda larga con velocità superiore ai 10Mbps (presumibilmente ancora ADSL), che sono il 39% del totale e in aumento del 28,7% rispetto ai dati raccolti nello stesso periodo dell’anno scorso. Fra queste linee, l’11,5% è rappresentato da linee con velocità superiori ai 30Mbps (in fibra FTTC o FTTH), un valore in forte crescita rispetto al 5,7% fatto registrare nel 2015. In forte aumento ci sono anche gli accessi attraverso la rete di nuova generazione (NGA).
Superano infatti quota 1,9 milioni di unità , con un aumento vertiginoso (870 mila unità in più) rispetto all’anno scorso. AGCOM segnala che tali miglioramenti sono dovuti alla crescita delle linee di Telecom Italia e Vodafone, con la prima che detiene una quota di mercato del 46,6% in leggera flessione rispetto all’anno precedente. Crescono invece Vodafone (0,6%) e gli operatori Fixed Wireless Access (0,7%), fra cui in particolare Linkem.
In ambito mobile, invece, la situazione è rimasta sostanzialmente equilibrata rispetto allo scorso anno. Su base annua c’è stato un lieve aumento dovuto principalmente agli operatori virtuali di rete mobile (MVNO). Telecom Italia si conferma leader di mercato (30,5%), affiancata da Vodafone (29,5) a breve distanza. Segue in terza posizione Wind, con il 22,4% del mercato.
Gli SMS vengono ormai “cannibalizzati” dalle applicazioni di messaggistica istantanea, prima fra tutte Whatsapp. Nei primi sei mesi dell’anno se ne sono scambiati 12,5 miliardi, con un calo del 26,8% rispetto allo stesso periodo del 2015 e del 75% rispetto al massimo raggiunto nei primi due trimestri del 2012 (48,3 miliardi). Nell’ultimo anno è invece cresciuto il numero di SIM con accesso ad internet (10,8%) e il traffico dati consumato dagli utenti è aumentato del 50%.