Nei giorni scorsi aveva fatto scalpore la notizia della scoperta in un osservatorio astronomico russo di un forte segnale proveniente dal sistema stellare HD164595, ad una distanza di circa 95
anni luce dalla Terra. Prima di pensare ad una qualche civilt aliena, la comunit scientifica ha ovviamente esortato tutti alla cautela, suggerendo di evitare conclusioni affrettate prima degli opportuni approfondimenti.
Mai suggerimento fu pi adeguato, dal momento che il segnale captato in Russia sembra essere in realt di origine terrestre. L’Osservatorio Astrofisico dell’Accademia delle Scienze russa (SAO RAS) ha infatti comunicato: “Le analisi del segnale hanno rivelato la sua pi probabile origine terrestre”.
I ricercatori del SAO RAS non hanno ulteriormente specificato quale tipo di analisi li ha portati a questa conclusione, ma hanno tuttavia precisato che il telescopio radio RATAN-600 che ha captato il segnale copre una vasta gamma di frequenze da 1 a 22,7GHz, caratteristica che gli permette di rilevare anche segnali estremamente deboli. Il segnale captato ha una lunghezza d’onda di 2,7cm, ma il team del SETI stato in grado di raccoglierlo solamente dopo aver scandagliato per 39 volte quell’area di universo. Per cercare di confermare il segnale, anche l’Allen Telescope Array in California stato puntato nella direzione del sistema stellare HD164595, senza tuttavia alcun esito.
I ricercatori russi non sono comunque ancora riusciti ad identificare l’esatta origine del segnale, ipotizzando che si possa trattare di un segnale “parassita” proveniente da un velivolo o da altri satelliti. Le analisi, comunque, sono ancora in corso.