La IAP, acronimo che indica l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, è un’associazione che dal 1966 si occupa di garantire una comunicazione commerciale “onesta, veritiera e corretta”. Il suo operato è rivolto direttamente alle
varie aziende e al loro marketing e indirettamente al potenziale cliente. Verificando la veridicità delle frasi spesso iperboliche utilizzate nelle varie campagne di promozione di prodotti e servizi, la IAP protegge gli utenti da eventuali disinformazioni.
A capo dell’Associazione c’è il Giurì, organo formato da più membri che si occupa di valutare imparzialmente l’affidabilità della comunicazione commerciale. Si è scagliato di recente contro due degli operatori commerciali più importanti che forniscono la fibra a privati ed aziende in Italia, TIM e Fastweb, ordinando la cessazione dell’uso di alcuni messaggi utilizzati per promuovere i servizi offerti. La motivazione è per entrambi “comunicazione commerciale ingannevole“.
IAP è intervenuta in seguito a due denunce separate da parte di Vodafone. Nel caso di Telecom il messaggio promozionale da valutare è stato “La rete in fibra ottica numero uno in Italia”, comunicazione che secondo il Giurì è contestabile perché in contrasto con l’art. 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale in vigore dal 22 marzo. L’articolo recita:
“La comunicazione commerciale deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l’identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti.
Nel valutare l’ingannevolezza della comunicazione commerciale si assume come parametro il consumatore medio del gruppo di riferimento.”
Lo stesso articolo 2 del CA è stato preso come riferimento per ordinare la cessazione di altri messaggi utilizzati da Fastweb per promuovere la sua offerta in fibra, considerati da Vodafone e IAP anch’essi facenti parte di una comunicazione commerciale ingannevole. Gli estratti trattati sono: “Fino a 200 mega”, “Stabilità, potenza, velocità per correre insieme verso un futuro migliore”, “La nostra fibra fa correre l’Italia a tempo di record. Da sempre”, “Sulla tua linea non ci sono limiti di velocità”, “Dopo i 100 vinciamo anche sui 200”.
Sulla Pronuncia apparsa sul sito ufficiale della IAP si legge che “il Giurì ha disposto il rinvio della discussione sull’istanza riconvenzionale all’udienza del giorno 20 dicembre 2016 ore 15”, ordinando tuttavia la cessazione dell’uso dei messaggi indicati poco sopra.