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L’Italia di certo non nota per la velocit delle connessioni delle reti fisse. Fanalino di coda in Europa nelle statistiche su rete fissa, per, il Belpaese riesce a fronteggiare con

le migliori per quanto riguarda la media delle connessioni in mobilit. Ed proprio l che stanno puntando i nostri operatori, con TIM che ha iniziato a sperimentare la tecnologia “Full Duplex Relay”. L’obiettivo? Quello di preparare l’infrastruttura tecnica per la realizzazione delle future reti 5G.

Full Duplex Relay dovrebbe raddoppiare la capacit trasmissiva dell’attuale rete LTE e in futuro di quella 5G

Stando alle note rilasciate dalla societ, Full Duplex Relay dovrebbe “raddoppiare la capacit trasmissiva dell’attuale rete LTE” e in futuro di quella 5G. La soluzione consente di far viaggiare in contemporanea le trasmissioni mobili sia in downlink che in uplink anche se di intensit diversa, caratteristica indispensabile per le reti del futuro. Full Duplex Relay pu comunque essere applicata sulle attuali reti 4G per mezzo di small cell laddove non sono disponibili soluzioni di backhaul tradizionali.

I lavori di sperimentazione sono stati condotti presso il TILab di TIM che si trova nei pressi della citt di Torino. Ha collaborato all’esperimento Kumu Networks, la compagnia statunitense che ha sviluppato la tecnologia con l’obiettivo di superare l’auto-interferenza del segnale mobile raddoppiando l’efficienza dello spettro radio. Si tratta di uno fra i sistemi pi importanti e promettenti fra quelli che permetteranno di abilitare la rete 5G in tutto il mondo. Il suo debutto al grande pubblico, lo ricordiamo, atteso non prima del prossimo 2020.

I requisiti imposti dalla Next Generation Mobile Networks Alliance per le reti mobile del futuro sono abbastanza promettenti, non tanto sul fronte delle velocit di comunicazione che possono comunque essere dell’ordine dei gigabit per secondo, quanto della capacit di interconnettere molti pi dispositivi rispetto al 4G con un’unica antenna. Decine di migliaia di utenti possono ricevere un throughput di “molte decine di megabit al secondo”, stando ai requisiti rilasciati, con un occhio di riguardo che viene dato anche alla crescente richiesta della “Internet of the Things”. Anche capacit di copertura e latenze dovrebbero essere migliorate rispetto alle tecnologie odierne.

“Siamo molto orgogliosi di annunciare questo primo test ‘live’. Ancora una volta, TIM dimostra la sua capacit e il suo impegno per contribuire allinnovazione a livello mondiale, confermando la sua leadership nelle attivit di ricerca e sviluppo sullultrabroadband di nuova generazione”, commenta cos Gabriela Styf Sjoman, Responsabile Engineering & TILAB di TIM. “La tecnologia 5G l’evoluzione fondamentale della rete verso Digital Services pi avanzati, e il nostro impegno non solamente definire gli standard, ma anche contribuire alla realizzazione di iniziative determinanti per creare un eco-sistema efficace per i Digital Services, che includa la rete, piattaforme aperte e servizi. Torino apporta un fondamentale contributo alla ricerca di tale eco-sistema ed ancora una volta capitale dellinnovazione grazie alla collaborazione con le Universit e le pi avanzate aziende del settore”.

La prossima tappa importante per le reti LTE pianificata per il 2020, data in cui il 5G dar la possibilit di introdurre nuovi servizi non solo “person to person”, ma anche in grado di rispondere alle esigenze della tecnologia moderna, fatta di miliardi di dispositivi e sensori che avranno bisogno di internet per funzionare al massimo delle loro potenzialit.

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