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Torino è la città di riferimento per quanto riguarda le sperimentazioni sulle tecnologie di connettività di TIM. E non ci sarà alcuna eccezione per il 5G, con le sperimentazioni iniziali che

partiranno proprio dal capoluogo piemontese. La giunta comunale della Città di Torino ha approvato un protocollo d’intesa con TIM che consente all’operatore telefonico di “sperimentare una nuova infrastruttura di telecomunicazioni basata su tecnologie e standard di quinta generazione”, scrive l’ANSA.

La promessa è di velocità superiori a quelle permesse dal 4G, aumentando parallelamente “capacità e affidabilità di trasmissione”. Il 5G è orientato alla Internet of the Things e alle Smart City, con la capacità di connettere un numero molto più elevato di dispositivi rispetto alle tecnologie sfruttate oggi. TIM e la città di Torino si aspettano che entro il 2018 saranno 3 mila i dispositivi connessi alla nuova rete, che fonderà la base per l’infrastruttura 5G dell’operatore.

Paola Pisano, assessora all’innovazione e Smart City di Torino, ha definito i nuovi accordi come “un’importante opportunità per una città che vuole continuare ad essere un territorio aperto all’innovazione, anche e soprattutto attraverso iniziative economiche e produttive ad alto contenuto tecnologico”.

Contestualmente agli annunci dei nuovi accordi stipulati, TIM ha dichiarato che sta sperimentando la tecnologia Virtual Radio Access Network (vRAN) anticipando tutte le altre aziende di telecomunicazioni europee. Realizzata in collaborazione con Altiostar, la nuova architettura ha ottenuto risultati favorevoli a Torino e a Saluzzo consentendo di sfruttare al meglio le funzionalità di LTE Advanced tramite il coordinamento dei segnali provenienti da siti radiobase diversi.

La soluzione, basata su un’infrastruttura centralizzata e virtualizzata, è ormai matura a detta di TIM, che ha installato ad oltre 60 chilometri di distanza da Saluzzo un server virtuale che ha dimostrato la capacità di coordinare nodi radio anche a distanze significative senza impatti di collegamento e di performance grazie all’Ethernet fronthauling. La tecnologia dovrebbe consentire, come fine ultimo, di gestire in modo efficiente l’incremento di traffico della rete mobile.

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