Supportato finanziariamente in parte da Google il nuovo cavo transoceanico collegherà il Giappone e gli Stati Uniti. Ad annunciarlo è stata NEC Corporation all’interno di una nota pubblica in cui
scrive che i lavori di costruzione e test di “Faster”, questo il suo nome, sono finalmente giunti al termine e che tutti i sistemi sono operativi. L’intera linea copre una lunghezza di circa 9.000 chilometri e si estende dall’Oregon alle prefetture di Chiba e Mie in Giappone. Sebbene approdi in solamente tre località distinte, Faster ha la capacità di estendere connessioni in grado di coprire tutta la West Coast con le principali città giapponesi, oltre che con le sue località più importanti.
Il cavo è stato annunciato originariamente nell’estate 2014 ed è stato seguito da un consorzio di compagnie internet al fine di migliorare l’infrastruttura di rete transcontinentale. Fra i grandi nomi dei membri partecipanti al progetto troviamo Google, China Telecom Global, Global Transit, Singtel, China Mobile International, KDDI, i quali hanno collaborato con la giapponese NEC per ottenere le competenze necessarie per la posa dell’infrastruttura. Le società coinvolte sostengono che Faster sia l’unica linea transpacifica in fibra capace di trasferire dati a velocità che si aggirano intorno ai 60 Terabit al secondo.
“Dall’inizio del progetto ci dicevamo l’un l’altro ‘faster, Faster and FASTER’, e ad un punto è diventato il nome del progetto. Oggi Faster è realtà”, commenta così Hiromitsu Todokoro, chairman del comitato gestionale del progetto. “Questo è il risultato della collaborazione e delle competenze di tutti i sei membri partecipanti, insieme al supporto di NEC”. Gli interessi da parte dei partecipanti sono ben chiari: aumentando la capacità delle reti e i bit rate, aumenta di riflesso anche la capacità di crescita per le realtà che affidano il loro business su connessioni ad internet veloci, affidabili e, soprattutto, presenti in ogni situazione e ogni luogo.
Non è la prima volta che Google scende in campo su progetti sottomarini. La compagnia ha già finanziato parte di almeno altri due progetti transoceanici per collegare gli Stati Uniti all’America Latina, al Giappone e ad altre parti del continente asiatico. Questi particolari tipi di cavo consentono un boost prestazionale enorme sia per quanto riguarda la disponibilità della connessione ad internet, che per quanto riguarda le velocità di connessione. Per Google Faster si integra alla perfezione all’interno dei piani della società con cui realizzare un’infrastruttura di rete globale, sia sul piano internazionale che su quello più prettamente locale.
Google ha una divisione apposita, Google Fiber, che si occupa della diffusione delle infrastrutture in fibra ottica soprattutto negli Stati Uniti e che potenzialmente è in grado di infastidire i provider di banda ultralarga nazionali. Project Loon, sempre sotto il cappello di Alphabet, vuole invece portare internet in tutto il mondo, anche nelle aree meno raggiungibili, sfruttando palloni aerostatici.